Poesie di Rada Koleva
A MEZZANOTTE
” Ma sento la tua ora ,
l’ora in cui la mia vita gocciolera’ sulla tua anima ,
l’ora delle tenerezze che mai non versai ,
l’ora dei silenzi che non hanno le parole ,
la tua ora , alba di sangue che mi nutri’ d’angosce ,
la tua ora , mezzanotte che mi fu solitaria . “
PABLO NERUDA
E’ giunta la tua ora , mezzanotte silente …
In fondo alla tua bocca nera
tacciono perdutamente , addormentate ,
dimenticate , strangolate ,
tutte le emozioni di quei corpi
e delle anime povere e perplesse
in un abbandono che assomiglia alla morte …
Le impronte di tanti azioni umane
sbiadiscono fra gli abissi immensi
del tuo tempo fermo , ed io m’immergo
nel profondo dell’anima
in cui appaiono i volti di quei miei versi
che non riusciro’ mai a descrivere –
i figli illeciti della mia generosa fantasia .
In quell’ora le parole fuggono ,
s’allontanano , si disperdono
tra i labirinti indecifrabili dei silenzi
e degli istinti esposti
in tutta la loro nitidezza disarmante …
E’ l’ora degli amanti ,
dei sogni innocui dei banbini ,
e’ l’ora della tregua fra i guerrieri
e le vittime , e’ l’ora in cui
si trasformano i pensieri per essere inventata
qualche nuova strada per l’indomani …
Le mie mani prive di tenerezza
e di complicita’ amorosa dei sensi
stringono fortemente il tessuto
di un cuscino alla cui morbidezza non credo
che si’ accostera’ piu’
il sonno della nostra serenita’ bianca
e l’accoglienza della fiducia …
In alto la luna luccica triste e solitaria …
L’arrivo di una pioggerella fitta
purifica l’aria , e nella mescolanza
tra le mie lacrime e l’acqua piovana
gocciolano le perle di una vita andata via ,
lontana …
Una vita allegra e variopinta
come una gitana che con il sorriso raccoglie
le stelle dagli occhi della gente …
Mi sento assente …adesso ,
all’ora della mezzanotte silente …
14.03.13 , RADA KOLEVA – GENOVA
OLTRE I CONFINI
Lentamente …piano piano
il crepuscolo invade lo spazio affanato
dal calore denso del sole …
Le Eolie si perdono fra le tenebre
delle nebbie azzurre …
Le onde , stanche del chiaccherio
della gente, si distendono silenziosamente
ascoltando i sussurri segreti del mare …
Un ardore dipinge il cielo in rosso
e l’orizzonte totalmente bruciato
si disperde in mille ceneri
per vagare fra le proiezioni diverse …
Le vite sommerse appaiono
fra le ombre presenti
e le voci lontane raggiungono le coste
delle memorie sveglie …
Un pescatore sceglie le reti
per la pesca notturna .
Le barche seguono i turni delle partenze
e le loro luci cancellano la distanza
fra esse e la veglia delle stelle …
Un’immagine ripetuta mille volte ,
da sempre , li’ , dove si incrociano
l’inizio e la fine
oltre i confini dei mondi …
22.02.14 , RADA KOLEVA – GENOVA
UN DIPINTO INCOMPIUTO
Questi silenzi …sono colmi di orme e di voci
che mutano e si mescolano in un insieme
per essere dipinto il volto del buio …
Questi silenzi …queste tenebre
portano in se l’odore tuo .
Nella loro profonda intimita’ oscura
tacciono decedute tutte le parole , prima
che nascessero nel cuore :
ciascuna un feto d’amore…abortito
da questa mia anima dolente
che aborrisce ogni prova per un doppio gioco .
Questi silenzi a poco a poco
in una folla spietata mi tolgono il fiato ,
violentano …strappano l’unica mia preziosa
veduta verso la luce
nella quale prossimita’ respirano , volano ,
vivono tutti i miei versi …
Questi silenzi uccidono gli orizzonti ,
inghiotiscono i cieli tersi
dove potro’ sentirmi libera e leggera …
E’ primavera , ma in me regna l’inverno
che ferma ogni fiorire variopinto , e restera’
dentro di noi solo un incompiuto dipinto …
01.04.15 , RADA KOLEVA – GENOVA
VERSO L’ORIENTE
Le nostalgie … appaiono come i miraggi
in mezzo a quei deserti
di tutte le mie notti buie e desolate …
Tanti volti solcati dalle immagini
di una vita passata , andata via
come le gocce d’acqua nel fluire del tempo …
La scia dei sentimenti percorre lentamente
queste ore notturne … e turba
il loro perfetto silenzio colmo di tenebre ,
e di caligini stagionali …
Le nostalgie distendono le ali
trasformando in me tutto lo spazio
in un luogo eccheggiante di venti …
Cento , mille particelle , i granelli
dei momenti andati via , si accumulano
per formare le sagome delle dune dei ricordi ,
e dei pensieri …
Essi come i beduini seguono in fila
un cammino difficile e pesante …
le sabbie mosse assorbono di continuo
quella loro esistenza nomadica , e dall’orizzonte
cade soltanto un rosso vermiglio
e fiammeggiante …
M’abbandono tutta alla luce del cuore
ed inconsciamente proseguo verso l’Oriente
in cui chiarore alla fine svanisce
il velo nero di questa notte in bianco …
E’ cosi opprimente …
RADA KOLEVA – GENOVA