Poesie di Yuleisy Cruz Lezcano
SCORRERE
Oltre il finestrino del treno,
trascinata da un tempo senza verbo,
sospesa al filo della ragione,
osservo gli spettri amici
delle idee che si dissipano
nelle apparizioni irreali
di sabbia e di neve.
Scorrono mari di lettere infrante
sulle surrealistiche ondate
che affermano il transito
di me dentro me,
compagna di me stessa,
tollerante e comprensiva
verso quel che non sono
e non avrei mai potuto essere.
Potrei incontrami con il possibile
e ridere dell’iniquo,
con la libertá di dire
“Non sarò mai
quel che non sono.”
LIBERE COLLINE
Guardiamo!
Là dove l’erba ride e sogna,
la pupilla verdeggia
dietro la Cincia allegra che canta
al sole pallido
che festeggia la tiepida domenica,
alla luce appena accennata
che riscalda
le piccole margherite congelate.
Lo sguardo si spinge contro le nuvole,
il giorno adolescente ci chiama,
la mia anima corre fanciulla
di monte in monte infiammata.
Qual fior per la vita, mi sento poetessa,
le mie parole come un magnete
respingono o attirano,
i ricordi che non mi meritano
mi allontanano,
mi avvicina il fiore più dolce
che ancora rimane in piedi,
trionfa sulla morte e sulla pietra
per grazia della luce e della vita.