Poesia di Rada Koleva – Genova
INEVITABILMENTE
La notte , adobata con delle ghirlande festose,
con delle vetrine colme di tante cose
che annunciano l’arrivo del Natale, va avanti
adagio adagio, ferma
da questo freddo tagliente
che applica e blocca persino le stelle
sulla stoffa nera del cielo…
Una nebbia fitta , avvolgendo i tetti ei lampioni
che adornano le strade , cade lentamente
sui corpi sdraiati dei viali e di ogni piazza
esposta alle torture stagionali…
Una voce lontana mi chiama, così ,
all’improvviso , e la emozione sale spontaneamente , trasportandomi indietro, lì,
in un’altra vita … svanita
nei meandri di un passato turbolento, tanto
sofferto, che vorrei dimenticare.
Le chiacchiere colorate
di ogni vicinanza amichevole sempre ci fanno
abbandonare le solite ansie e malinconie, ma
poi… da soli , di fronte ad un televisore
che inonda la nostra serata con delle notizie
tanto preoccupanti , e il cuore, che batte e
salta in un ritmo sregolato , pensando i figli,
cancellano ogni allegra toccata
per dare spazio ad una serata in cui tutto perde
i colori affettivi …
Lo so…i reparti infettivi e i pronti soccorsi
brulicano di paure e di quel dolore
che ore e ore , giorno dopo giorno, tagliano
i rami di ogni albero delle gioie festive …
Ormai non c’è altro che essere grati di essere
sani e vivi , senza pretendere nulla dal Nostro
Signore… perciò,
facendomi una ragione, m’immergo tra le righe di un libro qualsiasi… tanto
per non pensare, coinvolta
dalle realtà diverse, ma non essendo
in grado di trattenermi , inevitabilmente, per prima ho scritto anche questo verso …
02 .12.20 , Verona