Poesia di Claudia Piccinno
Senza un domani
I capelli di mia madre
ragnatele fuori tempo
sulla sua spazzola.
Ultima goccia di profumo
a condensare memorie
di un autunno lontano,
lei ed io
un diario alla mano.
Nero il grembiule
azzurro il fiocco
davanti lo specchio
mi consolava.
Tra spine e gemme
traeva linfa
il verde fusto,
l’opaca rosa,
velluto senza petali
corolla solitaria
regina senza regno
puntura senza ragno.
S’increspano ancora
i capelli di mia madre
acuminate tracce
del passato.
Fronde setose rosso Tiziano
nella cornice sul corrimano,
più ambrati i riflessi della mia chioma
scompigliata dallo scirocco.
Nitido il volto
fresco lo sguardo
dolce la voce
che più non suona.
L’amore sopravvive
al tempo e allo spazio,
dipana trame e
insoluti nodi,
architettura di interni
coreografia del presente.
Senza un domani.