Poesie di Raed Anis Al-Jishi
In origine era l’argilla
Dalla pesantezza dell’argilla,
Ho creato maschere
Che potrebbero corrompere
Le loro nuvole imprigionate
E mutarle in ghiaccio arrogante
Che cresce sulla polvere prescelta.
Il vento appena nato sta soffiando
Su una perla rivestita
Dalla sua autostima
Contesa
Tra due mari
E un’anima.
In sospeso
Il fiore
Rifiutò di appassire.
Le spine
Non crearono una melodia.
Io, le mie confusioni e il mio pane
Scambiammo i nostri ruoli in tempo.
Un uomo distrutto
Dipende dalle cose interrotte.
Armonia
I documenti sparirono nelle ceneri.
L’immagine è diventata una donna.
La sua finestra sorride.
Sento l’armonia tra lei e il suo balcone,
E un corvo messaggero di morte
Gracchia armoniosamente
Con noi.
Tu che ti lamenti
Oh, piagnone
Sei ancora come eri
Con gli occhi foschi,
Ti sporgi al davanzale della finestra
Come un ubriacone
E invochi mille lampade.
E i tuoi sogni
Sono solo maree
Che non si alzano.
Effetto della cera
Tutti quelli che hai invitato
Furono sorpresi
Dalle tue luci affascinanti.
Ma hanno dimenticato
L’effetto della cera
Sul tuo corpo.
Lascia la terra di nessuno.
Prendi le tue tombe,
I flauti e le coppe con te.
Le melodie
Non vivranno per sempre.
La semi coscienza nello svuotare la tua mente
Non durerà per sempre.
Niente durò.
Niente durerà.
Traduzione dall’inglese a cura di Claudia Piccinno
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