Poesie di Anna Di Principe
Con i piedi feriti
Guardo.
Mi rivedo
in un inverno bastardo
che i minuti congela.
Sola e pensosa
in un bar dalle pareti colorate
di fronte a un fumante caffè
che non riscalda nemmeno un pò
che non protegge dal gelido freddo.
Con lo sguardo abbassato
senza alcuna domanda
senza alcun perché.
Sotto le palpebre dischiuse,
impercettibile necessità
di non appartenere a nessuno.
Illudo il tempo
per riprendere tra le mani la vita
…e andare senza tregua
con i piedi feriti a calpestare
nuovi teneri prati.
Annaspare speranze
aggrappata come il mirto al maestrale.
Amare il verde
Amo il verde
da quando inizia a splendere..
…a quando lo vedo appassire.
Amo il verde
con le sue molteplici sfumature…
…mentre sotto gli occhi scorrono
le continue metamorfosi di colore.
Amo il verde che s’insinua
tra i ricordi da bambina…
…quando mi tuffavo nel verde
per scoprire tra le foglie
l’interiorità del mio essere.
Un Natale speciale
Quest’anno voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
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