Recensioni e commenti sul libro “Namste” dell’autrice Juljana Mehmeti pubblicato dalla casa editrice ” Libreria Editrice Urso”
NAMASTÉ
Sono,
parte dell’universo infinito,
una particella lanciata tra i paralleli piegati,
di quel mondo vestito di sfumatore di luce
affondato di nuovo tra ricordi oscuri,
al senso dell’esistenza tra i confini della vita
e il subconscio giunto tra le parole non dette,
immersa
in quella visione che mi riveste di blu,
l’eternità
del creatore che unì corpo e anima
con la benedizioni degli angeli,
in tracce di sangue e dolori crocifissi.
Un volo innalzato nelle sue stesse ceneri
in corpi dimenticati tra le leggende del passato
consacrato nel tempo del grande trambusto,
del mare e del nord
alla ricerca di occhi rivestiti di verde
in altri spazi nuovi
tra gli ultimi confini
vagando nell’oltremondo
caduto e rialzato
in altri nuovi passi
nell’infinito rinati.
Nuove estremità raggiungono l’immenso,
cuore e mente
inginocchiate nel Tempio,
che solleva ponti invisibili,
sguardo rivolto all’Onnipotente
e mani unite in preghiera,
parole che vanno via col vento
e ritornano col tempo,
frammento della continuità
nato nello spirito del cielo;
Namasté!
***
Il volume poetico dell’autrice Juljana Mehmeti arriva in uno spirito lirico e filosofico, principalmente attraverso forme ermetiche e il surrealismo. Queste poesie sono state pubblicate per la prima volta e si concentrano sulla vita universale, quella di capire perché l’uomo viene e qual è la sua missione, come riflesso dello sviluppo e della modernizzazione della società umana. Tutte le poesie dell’autrice hanno un’asse di descrizione, uno spirito che dovrebbero essere classificate come un chiaro messaggio filosofico e psicologico, un messaggio etico e sociale, ma anche un messaggio lirico, trasmesso attraverso immagini ricche e spazi sconfinati, che elevano questa sensazione al massimo grado di vitalità umana.
Nella sua arte creativa, unica per stile e originalità, trova quello spazio di pensiero che attira in significati che spaziano dal terreno e concreto alle penombre e alle immagini del subconscio che vengono immaginati attraverso l’illusione di ciò che può essere percepito, e così via tra antichità e modernità, tra la vita e l’eternità viene rappresentata continuamente il tempo presente e l’otre-tempo.
Agron Shele
… “parole che vanno via col vento |
Il tipografo che ogni giorno cura le bellissime copertine dei libri di versi dell’editore “magico ” Ciccio Urso, oggi mi sorprende con la figura di qualcuno che fa Joga. Fisso l’immagine e come per incanto mi rilasso, trovo quiete, mi perdo tra i tenui colori di questa nuova copertina, tocco il cielo con le mani e mi sento un tutt’uno con l’universo. “Namasté”… un saluto molto significativo nato in India e poi approdato in tante altre parti del mondo… il saluto a mani unite ed accompagnato da un inchino a chi arriva ed a chi se ne va. |
Una preghiera a mani congiunte rivolta all’Onnipotente avendo la consapevolezza di essere in questo infinito un infinitesimo sperduto e lacerato da un dolore che mai si sanerà , “alla ricerca di occhi rivestiti di verde in altri spazi nuovi …in altri nuovi passi nell’infinito” medesimo. |
La poetessa Juliana Mehmeti è un chiaro esempio di pensiero poetante.Ella,attraverso la sua splendida poesia veicola contemporaneamente e consustanzialmente la sua visione del mondo visibile e dell’invisibile, la realtà che si percepisce solo con il cuore e con la mente. Il suo pensiero lirico poetante mette in luce la metafisica e l’ontologia dell’essere umano che non è solo una questione filosofica ma si incarna nel nostro essere più profondo e al contempo lo trascende. |
Originale la poetica di Juljana Mehmeti, aspira a ricucire lo strappo originario avvenuto in tempi remoti tra Filosofia e Poesia. Entrambe nate dalla stessa domanda, dallo sgomento di fronte all’enigma delle cose, dell’uomo e dell’essere, hanno poi dato risposte differenti e continuano a confrontarsi. |
Suggestiva e originale copertina che propone il classico saluto indiano, che sa di bene augurale e di preghiera, di persona che in tale posa omaggia chi legge e la propria intima meditazione. |
Nel tempo del “grande trambusto”, in cui più che mai ci sentiamo particelle infinitesimali lanciate e abbandonate “tra paralleli piegati”, siamo tutti alla ricerca di speranza e di spazi nuovi, di eternità e infinito, di comunione con gli altri per costruire ponti di fratellanza. Questi bei versi di Juljana Mehmeti, improntati alla filosofia indiana, invitandoci a riconoscere la sacralità di tutti, certamente ci restituiscono umanità. Grazie Juliana, per averci offerto uno stimolo alla riflessione e alla meditazione. Namasté! |
Non posso che fare tantissimi complimenti per questi versi che attraversando l’anima aiutano il corpo a sentirsi completamente parte dell’infinito!!!! Bravissima e bravissimo il grafico… lo definirei “Poeta dell’io”!!! |
Che gran piacere! Ho letto tutti gli amici di poesia che scrivono e mi fa felice x una mia connazionale che non conosco, ma mi fa enorme piacere… e poi visto che con la poesia siamo la stessa cosa vi faccio immaginare… complimenti… |
Molto bella questa poesia di Juljana Mehmeti, complessa, non facile, eppure fascinosa. |
Juljana Mehmeti