Poesie di Antonio Stramaglia
Le tue labbra
Le tue labbra
sono scrigno
delle tue parole,
le conservono
difendono
le proteggono.
Le tue labbra
possono creare,
seminare
fiorire,
possono dar
vita ad un amore.
Sono ingegneri
del nostro
domani:
costruiscono
mura di passione,
di verità
di romanticismo,
ma esistono
labbra che sono
di delusione:
distruggono
feriscono
annientano,
sono labbra di
avvoltoi.
Canto di notte
Canto di notte,
nel campo
di soldati che
riposano.
È la tregua
concessa dal
fato,
come il cielo
sereno dopo
la tempesta;
come la luce
segue l’oblio;
la morte e la
resurrezione.
È la battaglia
con la vita che
non ha mai fine,
forse l’unica è
la speranza,
almeno per un
eroe è l’ultima
a perire,
mentre la mia
penna scrive.
Il grido
Sono l’uomo
sulla tela
infuocata,
dal tramonto
che soffoca
i fiordi;
tra i colori
che urlano
al pennello,
dispettosi
confusi
stravolti,
dalla natura
che accusa
la mente,
io sono solo
di occhi
un volto,
un grido
di tempesta
di pioggia;
io sono
solo nessuno
mi sente,
una dannata
espressione
vivente.
Brama d’amore
Sono venuto
a cercarti nei
tuoi sogni;
ero a piedi
nudi,accanto
a te per non
svegliarti.
Ti ho osservata
mentre eri
tra la lucida
neve di seta,
e tu la mia stella
alpina
di un colore
ibrido di purezza
e passione.
Ho sentito il
profumo delle
tue chiome
corvine ,buie
come la notte,
indifferenti
al tuo corpo
e non al mio,
che piano
cercò l’amore,
dal folle bacio
al risveglio
la fuga di
un fecondo
errore.