L’ ACCHIA PPANUVOLE ” poesie di Rosella Lubrano.
IL CRITICO LETTERARIO E’ PASQUALE SOLANO.
La Poetessa Rosella Lubrano, con i suoi versi, ci riporta per il linguaggio usato, nell’esporre la sua lirica, verso la metà del ‘800, con uno stile tutto suo particolare,che vagamente ci riporta al Romanticismo Manzoniano. Infatti alla riga 21 troviamo un’assonanza o meglio una similitudine con la celebre poesia di Alessandro Manzoni, 5 maggio 1821,anche se Lo Scrittore Milanese si esprime con il “ Mortal sospiro ”- ( Manzoni stilò questa poesia, in pochi giorni, commosso dalla conversione cristiana di Napoleone) – L’intera esposizione, e’ accettabile nella sua gentile metrica poetica ed infatti la dinamica, e’ contenuta nei garbati parametri espositivi, senza per questo arginare in un vistoso, quanto superfluo contenuto estraneo al significato vero e proprio della descrizione- Infatti, la Lubrano, va subito al punto, addolcendo la situazione,con un manierismo letterario, ben calibrato e tollerabilmente definito nella forma, senza per questo creare lacune o eccedenze, atte a variare il concetto o il senso, che vuole riferire a Priori.
Rosella Lubrano
La nostra Poetessa, si libra con i suoi versi, solfeggiando addirittura nel dipinto stesso, del quale offre l’impressione di farne parte: S’ immedesima, nell’opera di Falcone, dando quasi l’impressione, che sia un Elemento costitutivo del dipinto, con una potenza, che va oltre la dimensione del reale, avvicinandosi inavvertitamente, ad una coscienziosa dimensione, dove il tempo pare essersi fermato, proprio in quello spazio infinito, illustrato dal Pittore- Quando addentrandomi nella lettura. ho letto il rigo 6, ho notato un’ aggraziamento della composizione, con quel verbo coniugato al gerundio semplice, ossia “ Azzurreggiando “, che risulta essere un’ intransitivo, il quale nella lingua italiana, significa semplicemente: Essere,diventare azzurro, o tendere all’azzurro, proprio come vuole far intendere la nostra Autrice. Infatti nella strofa introduttiva, sentenzia con impeto poetico:” E non finirò,di abbracciare il cielo” e colora con le tinte della sua anima,quel varco infinito, pittoricamente descritto nell’opera l’Acchiappanuvole, di Luigi Falcone- Successivamente tende a creare nella fantasia del Lettore, un rio immaginario, un’ ipotetico ruscello: ”Azzurreggiando emozioni, tra palpiti di fiori e chiacchierio di acque cristalline”- A questo punto il Lettore, visiona mentalmente una calcolata didascalia e percepisce il chiacchierio ,( Lo scorrere dell’acqua), come un canto, un fantastico ruscello, che irrora poeticamente l’anima. Quindi la Lubrano, entra metaforicamente nel dipinto con la sua: ” Divina ispirazione”, alla ricerca di un attimo di gloria:” Vagheggiando allori di bellezza e di gloria eccelsa”- Particolarmente emotiva, risulta la conclusione, che dal tentativo di una percezione di un sogno riporta alla drastica realtà, ,mentre una luce sembra albeggiare nella coscienza della nostra Poetessa,che ancora percepisce” Un Ruggito interiore”,come esaltazione di una forma di protesta, poiché ormai quel sogno, e’ giunto all’atto conclusivo- Il sipario poetico, trova il suo tramonto, ma non per noi Lettori,che siamo stati trasportati, in una fantastica dimensione surreale, suggellati da un pathos che non avevamo previsto, saltato magneticamente fuori, con l’impatto di questo andante spartito poetico- Innanzi a versi di questa straordinaria,quanto magnetica ed emotiva potenza, anche Pasquale Solano, si toglie il cappello, per dire:” Brava Rosella, ci hai fatto sognare” !- Continua a farlo, con le tue meravigliose poesie-
P.S.-Seguirà domani,il mio giudizio al dipinto:” L’Acchiappanuvole” dell’Artista professionista, Luigi Falcone-Gli impegni di lavoro,ancora non mi hanno consentito , di esprimermi a riguardo:
IL DIPINTO E’ DEL PROF.LUIGI FALCONE.