Poesie di Entela Kasi
Farfalla color terra
Oh, la tua strada, farfalla nella bocca della terra,
le tue ali, cicatrici di pioggia nera e di grandine rosso,
che oggi appendi come un gioiello, nel collo tagliato dalla ferita della staggione andata.
Oggi il cielo si capovolge e ricade su di te il pilastro strapatto come la pelle dell’ancella.
C’erano le staggioni, pioggia di primavera, aroma floreale, frutta matura,
dolci castagne, melograne rosse e aranci del Mediterraneo,
occhio d’oliva, corone di alloro, piccioni di bianche ali.
Ci furonno feste, dove le belle donne bevevano vino di miele, in tazze d’oro placcato…
O farfalla- argilla, cotta nelle ceneri del legno brucciato.
O sciagura cecca,
tu non sei
il cantico dei cantici,
non sei Penelope sul telaio del pensiero, della pazienza, dell’amore e della speranza
nè la fatta della montagna, in alte vete dove la nuvola tuona.
O sorella di sette fratelli morti dalle guerre e gli anni,
o figlia della madre che aspetta sulla soglia della porta rasa al suolo.
Farfalla ,color terra…
La parola
La parola nell’occhio della notte scompare,
in un velo di seta del dolore, nato con la luce,
rimpicciolita, inaridita nel nulla
quando l’essere, come l’autunno
cade su di noi,
materia infinita.
Questa pietra che brilla nel profondo abisso,
nel mare del dolore e del sale
assume tratti di marmo,
diventando statua
del sogno chiuso nella torre,
dove il nonno stendeva pelli di pecore bianche,
perchè gli amici si scaldassero…
Là,
ancora la cenere del legno bruciato
avvolge ali di uccelli andati,
e fuori ,sul monte dei boschi spogli,
arriva la canzone di lunga data
avvolta in una scatola d’argento
di mondi nascosti,
dove il silenzio pesa quanto l’oro…
Oggi si scuotono gli alberi maturi
e cadono,
nella tua soglia…
Traduzione italiana a cura di Juljana Mehmeti